Acta Ordinis. Tabulae capitulorum generalium Fratrum Minorum Capuccinorum, II: 1625-1671, a cura di Vincenzo Criscuolo (Monumenta Historica Ordinis Minorum Capuccinorum, 42). Roma 2021, 24 cm., 607 p., ill. (€ 55,00) ISBN 978-88-99702-22-9
ITALIANO: Il presente volume riproduce il manoscritto, segnato come AG 2 e conservato nell’Archivio Generale dell’Ordine: si tratta del secondo tomo degli Acta Ordinis, relativi alla celebrazione di otto capitoli generali, rispettivamente del 1625, del 1633, del 1637, del 1643, del 1650, del 1656, del 1662 e del 1667 (nel primo tomo già pubblicato erano trattati i capitoli dal 1529 al 1618). Tali capitoli, normalmente della durata di circa un mese e con la partecipazione di circa 140 padri capitolari, erano fondamentalmente di carattere elettivo, ma in essi venivano discussi e risolti anche i problemi che man mano emergevano nella vita dell’Ordine, venivano chiariti i dubbi riguardanti l’osservanza della regola e delle costituzioni e in genere venivano trattati i vari aspetti della vita dei frati all’interno e all’esterno delle mura conventuali. Se nei primi capitoli le discussioni erano comuni, a partire dal 1656 si diede vita a otto commissioni capitolari, alle quali era affidata la trattazione e la soluzione dei problemi particolari.
In questi anni, dal 1625 al 1667, l’Ordine cappuccino sperimentò una crescita costante, sia a livello personale che locale: se nel capitolo generale del 1625 i conventi cappuccini erano 1.192 e i frati 16.967, quarantadue anni dopo, nel capitolo generale del 1667, si registrava la presenza di 1.509 conventi e di 24.764 frati. Tale crescita numerica comportava la nascita di nuove province, con problemi legati alla divisione dei conventi e dei frati, e anche all’assegnazione di nuovi ambiti di espansione e alla delimitazione delle zone per la questua. In forte incremento risulta anche l’attività missionaria, svolta dai cappuccini in questi anni non solo in Europa (normalmente dove era forte la presenza anglicana, calvinista e luterana), ma anche in Africa (Egitto, Etiopia, Congo, Angola, Benin), Asia (Turchia, Georgia, Kurdistan, Mesopotamia) e nelle Americhe (Canada, Brasile).
Una caratteristica dei capitoli generali cappuccini è la composizione di particolari “Ordinazioni”, veri interventi legislativi che riguardano la preghiera comune e l’osservanza regolare, la salvaguardia di uno stile di vita povero e austero, la formazione spirituale e culturale dei giovani, il governo centrale e quello delle province e dei conventi, la vita e l’attività dei predicatori, la stampa dei libri e la precedenza tra i frati. Non mancano interventi normativi particolari, come la proibizione di praticare esorcismi, di mangiare nelle celle e di chiuderle a chiave, come anche l’interdizione di fumare e di usare il tabacco senza una specifica prescrizione medica.
ENGLISH: This volume reproduces the manuscript, marked as AG 2 and preserved in the Order’s General Archives: it is the second volume of the Acta Ordinis, relating to the celebration of eight general chapters, respectively 1625, 1633, 1637, 1643 , 1650, 1656, 1662 and 1667 (the chapters from 1529 to 1618 were treated in the first published volume). These chapters, which typically lasted about a month and with the participation of about 140 capitulars, were basically of an elective nature, but they also addressed emergent problems in the life of the Order, resolving them with other issues concerning observance of the rule and constitutions and various other aspects of life met by the friars both inside and outside the conventual walls. In the first chapters, discussions were common; but then, starting in 1656, commissions of eight capitulars were set up to address and resolve problems that arose.
During these same years, the Capuchin Order experienced constant growth, both in terms of membership and proliferation: at the time of the 1625 general chapter there were 1,192 recorded friaries and 16,967 friars; forty-two years later, during the 1667 general chapter, there were 1,509 friaries and 24,764 friars. This growth in numbers led to the birth of new provinces with the inherent problems – i.e., re-allocation of friars and friaries, setting up new areas for expansion and even establishing boundaries for begging (questoring). Also, during those years, there was a strong increase in missionary activity among the Capuchins, not only in Europe (typically where the Anglican, Calvinist and Lutheran presence was strong), but also in Africa (Egypt, Ethiopia, Congo, Angola, Benin), Asia (Turkey, Georgia, Kurdistan, Mesopotamia) and the Americas (Canada, Brazil).
A characteristic of the Capuchin general chapters has always been the creation of particular "Ordinances", real legislative measures concerning common prayer, regulatory observances, the safeguarding of a poor and austere lifestyle, the spiritual and cultural formation of young people, government on the general, provincial and local levels, the life and activity of preachers, the printing of books and leadership among the friars. Regulatory actions would often be quite particular, such as the prohibition of practicing exorcisms, friars eating in their cells and locking them up with a key ... even the prohibition of smoking or use of tobacco without a specific medical prescription.