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Mercoledì, 03 Dicembre 2014 00:00

Varia 20

La predicazione cappuccina nel Seicento. Atti del Convegno Internazionale di Studi dei Bibliotecari Cappuccini Italiani, Assisi 26-28 settembre 1996, a cura di Gabriele Ingegneri. Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 1997. 24 cm., 263 pp. (€ 18,00).

 

Varia-predicazione nel 600Il volume, che raccoglie le relazioni tenute nel Convegno Internazionale organizzato ad Assisi dall'Associazione dei Bibliotecari Cappuccini Italiani, si propone di mettere in evidenza e approfondire il ruolo che l'Ordine cappuccino ha ricoperto, nel periodo post-tridentino, nel promuovere un tipo di vita consacrata piú fedele alle indicazioni evangeliche e piú impegnato nel servizio apostolico. Si tratta di un apostolato diretto soprattutto agli strati popolari per mezzo della presenza umile e del servizio della predicazione. I diversi aspetti dell'attività oratoria dei cappuccini, esposti nelle varie relazioni del Convegno, vengono ora portati a piú ampia conoscenza con questo volume. Dopo una presentazione, che illustra le motivazioni per la convocazione e lo svolgimento del Convegno, vengono riportati i vari contributi, cosí articolati: Luigi Mezzadri, Il Seicento italiano e la predicazione (p. 9-30); Vincenzo Criscuolo, La predicazione nella legislazione cappuccina tra Cinque e Seicento (31-78); Stanislao da Carnpagnola, Biblioteche cappuccine e formazione dei predicatori nel Seicento (79-111); Costanzo Cargnoni, Trattati, manuali e metodi di predicazione dei cappuccini del '600 (113-174); Giovanni Pozzi, L'oratoria barocca tra i cappuccini (175-195); Gabriele Ingegneri, I predicatori apostolici cappuccini del Seicento (197-222); Bernard Dompnier, La predicazione di missione dei cappuccini nel XVII secolo: temi e metodi (223-247). Come si evince dai titoli delle varie relazioni, il volume presenta una panoramica sull'attività della predicazione svolta dai cappuccini nel corso del Seicento, attività strettamente regolata dalle linee direttive proposte dalle Costituzioni dell'Ordine e dalle Ordinazioni dei Capitoli Generali, codificata nei vari trattati e manuali oratori, formata e approfondita nei volumi custoditi nelle biblioteche conventuali, a volte indulgente allo spirito barocco tipicamente secentesco, spesso espressa in toni parenetici nel corso delle missioni popolari, ma sempre apprezzata e valorizzata, tanto da giustificare 1'affidamento a vari cappuccini del delicato e prestigioso compito di predicatore apostolico.

 

 

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Pubblicato in Varia
Domenica, 23 Novembre 2014 00:00

BSC 43

ll beato Pietro da Mogliano (1435-1490) e l'Osservanza francescana, a cura di Giuseppe Avarucci. (Bibliotheca seraphico-capuccina, 43). Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 1993. 24 cm., 383 pp., tav. (€ 23,00).

 

BSC-43Il volume, che racchiude gli atti del convegno celebrato a Mogliano nei giorni 20-21 ottobre 1990 in occasione del quarto centenario della morte del beato osservante marchigiano, affronta problemi storici e codicologici collegati sia alla struttura ecclesiastica e alla componente religiosa – soprattutto francescana – e civile delle Marche nel Quattrocento, sia specificamente alla figure del beato Pietro. Nel complesso delle istituzioni ecclesiastiche e del quadro socio-politico, si innesta la presenza e l'attività apostolica e culturale del frate, di cui si esamina in dettaglio il sermonario, il culto, l'iconografia e i rapporti con la beata Battista da Varano.

 

 

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Sabato, 22 Novembre 2014 00:00

BSC 54

Vincenzo Criscuolo, Girolamo Mautini da Narni (1563-1632), predicatore apostolico e vicario generale dei Cappuccini (Bibliotheca seraphico-capuccina, 54). Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 1998. 24 cm., 613 pp., ill. (€ 36,00)

 

BSC-54Il presente volume prende le mosse da un Convegno Internazionale di Studi, celebrato a Todi dal 17 al 19 aprile 1997 sul tema: "Girolamo Mautini da Narni e l'Ordine dei Frati Minori Cappuccini fra '500 e '600". In tale occasione fu affidata all'Autore una relazione sul profilo bio-bibliografico del personaggio, che gli permise di rendersi conto da vicino della documentazione già pubblicata e degli studi fin a quel momento apparsi sul Mautini. Fu necessario fin dalle prime battute prendere atto della non eccessiva ricchezza di documentazione storica sul personaggio, nonostante i ruoli prestigiosi da lui ricoperti all'interno dell'Ordine e nella Curia Romana. Si rese necessaria una seria indagine archivistica, volta a reperire il materiale necessario per poter lumeggiare e situare storicamente sia il personaggio che la sua attività. La ricerca permise di portare alla luce del sole molti documenti inediti, che rendevano possibile una piú ricca ed elaborata conoscenza sulla dimensione e importanza storica del nostro personaggio, in modo particolare sul suo ruolo di superiore provinciale dell'Umbria, di predicatore del Palazzo Apostolico e di vicario generale dell'Ordine dei Cappuccini. Se la relazione tudertina potrà essere inserita nel volume degli Atti del Convegno, attualmente in corso di stampa, non potrà trovare posto nello stesso volume il complesso dei nuovi documenti riguardanti il Mautini e recentemente rinvenuti. Per trasmettere alla conoscenza storica anche tale documentazione ancora inedita, si è deciso di tener presente il detto evangelico del Colligite fragmenta ne pereant (Gv G. 12), spesso citato in occasioni simili; e i frammenti raccolti, se non hanno permesso di riempire i dodici canestri citati nel vangelo di Giovanni (cf. Gv 6, 13), hanno però consentito di dare vita al presente volume. Esso risulta organizzato in due parti. La prima, di natura bio-bibliografica, presenta una succosa ed essenziale biografia di Girolamo da Narni, a cui segue una densa nota bibliografica di e sul Mautini. La seconda parte del volume è sostanzialmente documentaria; essa viene suddivisa in quattro sezioni: 1. Scritti di Girolamo da Narni, comprendenti rispettivamente le opere, le prediche, le lettere, le ordinazioni capitolari e le deposizioni processuali; 2. Scritti di Lelio Guidiccioni, anch'essi organizzati in lettere a Pietro Capponi o a Carlo Bascapè, corrispondenza con Girolamo da Narni, lettera a Giuseppe da Bastia, epigrafi e componimenti poetici, memoriale postumo e appunti per la storia dell'Ordine cappuccino; 3. Deposizioni, memonali o rogiti notarili, che comprendono una deposizione di Antonio da Scheggia, un memoriale di Giacomo da Città di Castello e due rogiti notarili del notaio narnese Francesco Coffari, attestanti il primo i ricordi di Beatrice Silice, domestica di casa Mautini, sull'infanzia e adolescenza di Girolamo da Narni, e il secondo la definitiva reposizione delle spoglie mortali del frate narnese; 4. II convento narnese dei "Cappuccini nuovi" fondato nel 1603 da Girolamo da Narni: alla documentazione propriamente detta, distribuita nell'arco cronologico l603-l650, è stata preposta un'ampia nota storica sulle vicende del convento narnese-attualmente trasformato nell'Hotel-Ristorante Minareto - dalla sua origine ai nostri giorni.

 

 

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Sabato, 22 Novembre 2014 00:00

BSC 56

Girolamo Mautini da Narni e l'Ordine dei Frati Minori Cappuccini fra '500 e '600, a cura di Vincenzo Criscuolo (Bibliotheca seraphico-capuccina, 56). Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 1998. 24 cm., 476 pp., tab. (€ 30,00).

 

BSC-56II volume raccoglie le varie relazioni tenute nel corso del Convegno Internazionale di Studi su Girolamo da Narni, Convegno che è stato promosso dal provinciale dei Cappuccini Umbri padre Celestino Di Nardo, organizzato dall'Istituto Storico dei Cappuccini e dal Centro Inter-universitario di Studi Francescani, ed ha avuto luogo a Todi e ad Amelia dal 17 al 19 aprile 1997. Dopo una prima relazione introduttiva, riguardante direttamente il tema del Convegno e in prospettiva tutta la recente produzione storiografica sull'Ordine cappuccino nel primo secolo della sue storia, seguono alcuni contributi specifici sulla vita, l'attività di governo e di apostolato, il metodo e il contenuto della predicazione apostolica del cappuccino di Narni, mentre altre relazioni fanno riferimento alle missioni e alla predicazione - soprattutto quella cappuccina - in Italia dopo il Concilio di Trento, vista nei suoi aspetti teologici e letterari, oltre che formativi e culturali, specialmente tramite i fondi librari custoditi nelle biblioteche dell'Ordine. Non mancano aspetti iconografici, visti come atteggiamenti propagandistici o anche a livello di committenza artistica. Si fornisce qui di seguito l'elenco dei vari contributi. Roberto Rusconi, Dall'"Italia dei religiosi" all'"Europa dei deroti", p. 7-20; Stanislao da Campagnola, La predicazione fra teologia e letteratura, 21-56; Ugo Rozzo, Le biblioteche dei Cappuccini nell'inchiesta della Congregazione dell'Indice (1597-1603), 57-101; Sabrina Stroppa, Regalità e "humilitas" Francesco Panigarola e la costituzione della Biblioteca del Monte dei Cappuccini di Torino (1596), 103-118; Carlo Delcorno, La predicazione in Italia dopo il Concilio di Trento, 119-148; Samuele Giombi, Teorie sulla predicazione nei secoli XVI-XVII e l'Ordine dei Cappuccini, 149-184; Tommaso Caliò, L'eco dell'Osservanza nell'Historia ecclesiastica di Francesco Barbarano, 185-201; Bernard Dompnier, Le missioni dei Cappuccini in Europa fra '500 e '600, 203-232; Vincenzo Criscuolo, Lineamenti bio-bibliografici di Girolamo Mautini da Narni (1563-1632), 233-329; Costanzo Cargnoni, La predicazione apostolica di Girolamo da Narni, 331-421; Servus Gieben, La predicazione e la propaganda dei Cappuccini attraverso l'immagine, 423-435; Donatella Biagi Maino, Caratteristiche della committenza artistica cappuccina in Emilia Romagna nell'età moderna, 437-451.

 

 

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Sabato, 22 Novembre 2014 00:00

BSC 57

I Frati Minori Cappuccini in Basilicata e nel Salernitano fra '500 e '600 (Bibliotheca seraphico-capuccina, 57), a cura di Vincenzo Criscuolo. Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 1999. 24 cm., 474 pp., ill. (€ 30,00)

 

BSC-57Il volume raccoglie i testi delle relazioni tenute nel corso del Convegno Internazionale di Studi sui Mimi due secoli di storia della Provincia dei Cappuccini di Basilicata-Salerno, convegno che ha avuto luogo a Salerno, ne '511 Chiostro" dei Cappuccini, dal 21 al 23 maggio 1998, con il titolo "Presenza e attività dei Frati Cappuccini nel Salernitano e in Basilicata tra '500 e '600". Promotori ed organizzatori del convegno sono stati la Provincia di Basilicata-Salerno dei Frati Minori Cappuccini, l'Università degli Studi di Salerno e l'Istituto Storico dei Cappuccini di Roma. I1 contenuto delle varie relazione ha avuto come finalità immediate la necessità di "ricordare" e ripresentare il percorso storico iniziale della riforma cappuccina, ramo cinquecentesco del grande albero francescano, teso a mettere le radici e a svilupparsi in un contesto territoriale specifico, di cui vengono delimitati con precisione i contorni topografici e cronologici e le caratteristiche storiche, sociali, economiche, ecclesiastiche e religiose. In tale contesto i cappuccini operano l'incarnazione del carisma francescano; e il convegno intende riscoprirne le motivazioni, le modalità e le caratteristiche storiche nelle pieghe della struttura socio-religiosa del territorio, nelle problematiche legate all'implantatio Ordinis, nella multiforme attività apostolica e missionaria, nella dimensione culturale e nella presenza tra il popolo come frati del popolo.

Su queste premesse è stato stilato e si è sviluppato un programma, i cui contributi vengono qui di seguito enumerati insieme ai rispettivi autori e alla relative paginazione, che rappresenta l'indice generale del volume Augusto Placanica: Il cappuccino nel Mozzogiorno in età moderna (pp. 7-16); Giuseppe Cirillo, Una provincia meridionale nel sistema statale spagnolo: il. Principato Citra tra la fine del '500 e il '600 (17-34); Pietro Caiazza, L'organizzazione ecelesiastica e la vita religiosa in Basilicata e nel Salernitano tra Cinquecento e Seicento (35-65); Carmelo Currò, Funzione e patrimonio delle case dei religiosi a Salerno in età moderna (67-79); Pietro Zarrella, La presenza francescana in Basilicata e nel Salernitano dalle origini alla venuta dei cappuccini (81-99); Salvatore Vacca, La storiografa cappuccina del primo secolo. L'Italia meridionale: Tullio da Potenta e le origini della Provincia Salernitano-Lucana (101-125); Mariano D'Alatri, Lo stato dei conventi cappuccini nel Salernitano e in Basilicata alla metà dei Seicento (127137); Vincenzo Criscuolo, I cappuccini salernitano-lucani,e la cultura (139-285); Mirella Mafrici, I meridionali schiavi dei turchi e l'azione dei cappuccini (287-305); Francesco Azzopardi, L'impegno pastorale e missionario: Roberto Novella da Eboli (307-360); Costanzo Cargnoni, L'apostolato della predicazione: Bernardino Ferraris da Balvano (361-408); Frederic Raurell, Lo studio e l'esegesi della Sacra Scrittura: Francesco de Franchis da Vietri di Potenza e un originale commento al libro di Osea (409-443); Francesco Barra, Conclusioni del convegno: problemi di metodo e prospettive di ricerca (445-453): Indice dei nomi (455-472).

 

 

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Venerdì, 21 Novembre 2014 00:00

BSC 62

I cappuccini nell'Umbria del Cinquecento (1525-1619), a cura di V. Criscuolo (Bibliotheca Seraphico-capuccina, 62), Roma 2001. cm. 24, 370 p., ill. (€ 23,00)

 

BSC062La necessità di ricordare nella sua purezza e integrità la storia passata, per incarnarne fedelmente i valori nel presente e per progettare convenientemente il futuro, ha fatto da sfondo alla programmazione e alla celebrazione del Convegno Internazionale di Studi, che ha avuto per argomento I Cappuccini nell'Umbria del Cinquecento (1625-1619) ed è stato celebrato a Todi, nella Sala "Bernardino da Colpetrazzo" del locale convento dei cappuccini, dal 20 al 22 gennaio 2000. Il presente volume ne raccoglie le relazioni o gli Atti, con l'intento di mettere a disposizione di un pubblico piú vasto i suoi contenuti e i risultati conseguiti. Le relazioni del Convegno sono state articolate in alcuni segmenti culturali, riguardanti rispettivamente la storia, la cultura, l'attività apostolica, la spiritualità e l'arte dei cappuccini in Umbria. La prima sezione esamina le problematiche generali legate alla storia dell'Ordine cappuccino nell'ambito territoriale umbro (Giovanni Grado Merlo), a cui segue una panoramica globale sugli aspetti politici, sociali e religiosi dell'Umbria nel Cinquecento (Rita Chiacchella) e una variegata illustrazione delle istituzioni ecclesiastiche e delle riforme religiose in territorio umbro nel secolo XVI (Mario Tosti). I problemi attinenti specificamente l'Ordine ricevono una prima visione globale nel contributo riguardante la presenza degli Ordini religiosi e in particolare dei cappuccini tra '500 e '600 in Umbria, riflessa nell'opera di Ludovico Jacobilli (Raimondo Michetti), mentre una trattazione piú sistematica viene dedicata all'Umbria e alla prima esperienza cappuccina, con l'apporto documentario delle cronache dell'Ordine (Stanislao da Campagnola); la relazione successiva riguarda tutti i 42 insediamenti cappuccini umbri, opportunamente analizzati in base all'inchiesta innocenziana del 1650 (Mariano D'Alatri). Alcuni elementi particolari vengono trattati nella sezione seguente, che esamina la formazione e la cultura tra i frati umbri tra Cinque e Seicento (Vincenzo Criscuolo), l'attività della predicazione e l'esercizio della carità (Gabriele Ingegneri), la santità e i processi di canonizzazione di cappuccini umbri nel Cinquecento (Costanzo Cargnoni). Una relazione specifica viene dedicata alle cappuccine in Umbria nel '500 (Maria Duranti), mentre un ulteriore contributo esamina l'iconografia cappuccina umbra (Servus Gieben). L'ultima relazione segna la conclusione del Convegno, ne ricorda i contributi e ne evidenzia le suggestioni per la ricerca futura (Roberto Rusconi).

  • Giovanni Grado Merlo, La storia dell'Ordine in un ambito territoriale 9-21
  • Rita Chiacchella, L'Umbria nel Cinquecento 23-40
  • Mario Tosti, Istituzioni ecclesiastiche e riforme religiose in Umbria nel Cinquecento 41-61
  • Raimondo Michetti, Ludovico Jacobilli e gli Ordini religiosi dell'Umbria.
  • Note sulla storia dei cappuccini tra XVI e XVII secolo 63-77
  • Stanislao da Campagnola, L'Umbria e i primi insediamenti cappuccini nei cronisti del Cinquecento 79-108
  • Mariano D'Alatri, Gli insediamenti cappuccini in Umbria tra Cinque e Seicento
  • (da una inchiesta del 1650) 109-117
  • Vincenzo Criscuolo, Formazione e cultura tra i cappuccini della provincia dell'Umbria tra Cinque e Seicento (1525-1619) 119-265
  • Gabriele Ingegneri, I cappuccini nell'Umbria del Cinquecento tra predicazione e carità 267-301
  • Costanzo Cargnoni, Santità e processi di canonizzazione di cappuccini umbri 303-316
  • Maria Duranti, Le cappuccine nell'Umbria del '500 317-320
  • Servus Gieben, Iconografia cappuccina umbra 321-332
  • Roberto Rusconi, Dai primordi della "Riforma" alla provincia dell'Ordine 333-356

 

 

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Venerdì, 21 Novembre 2014 00:00

BSC 65

I cappuccini di Basilicata - Salerno nel Settecento e il venerabile Nicola Molinari. A cura di V. Criscuolo (Bibliotheca Seraphico-capuccina, 65). Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 2001. 24 cm., 424 p. (€ 23,00) - ISBN 88-88001-08-5

 

BSC065Nel presente volume sono raccolti i testi delle relazioni del Secondo Convegno Internazionale di Studi, celebrato a Lagonegro dal 26 al 28 ottobre 2000 con lo scopo di investigare il percorso storico della Provincia dei Cappuccini di Basilicata-Salerno nel Settecento e con la volontà di dedicare una particolare attenzione alla vita, alla dottrina e alla spiritualità del venerabile Nicola Molinari da Lagonegro. Il suo contenuto si presenta idealmente suddiviso in due parti. La prima parte inizia con l'introduzione e il saluto da parte del ministro provinciale Carmine Apicella, a cui segue la prolusione del prof. Augusto Placanica sui cappuccini meridionali nel Settecento, l'intervento di Giuseppe Cirillo sui quadri ambientali settecenteschi e la struttura sociale salernitano-lucana, e i contributi di Maria Antonietta Rinaldi sulle istituzioni ecclesiastiche e religiose e di Maria Rosaria Pelizzari sulla vita quotidiana in Basilicata e nel Salernitano vista come sfondo dell'operosità cappuccina, mentre un'ampia e puntale visione sull'orga­niz­zazione, la struttura e i problemi della vita cappuccina nella Provin­cia Salernitano-Lucana nel Settecento viene presentata da Antonio D'Urso. La seconda parte, tutta dedicata al venerabile Nicola Molinari, comprende il contributo introduttivo di Vincenzo Criscuolo, di natura esclusivamente biografica, a cui seguono gli interventi di Costanzo Cargnoni sulla spiritualità del Molinari inserita nel contesto della spiritualità cappuccina del Settecento, di Vito Cicatelli sulla devozione eucaristica del venerabile lagonegrese, e infine di Angelo Pizzarelli sulla sua dottrina e devozione mariana. Chiudono il volume due contributi conclusivi: il primo di natura iconografica, di Servus Gieben; il secondo, a firma di Francesco Azzopardi, presenta invece un profilo di Luigi da Bagnoli, molto benemerito per la causa di beatificazione del Molinari. Oltre all'interesse puramente storiografico, centrato sulla storia della Provincia di Basilicata-Salerno nel Settecento e sulla vita e spiritualità di Nicola Molinari da Lagonegro, non è assente dalle intenzioni degli organizzatori del Convegno la volontà di sbloccare e rimettere in moto il processo di beatificazione del venerabile cappuccino, per il quale si esprime la certezza che sia la celebrazione del Convegno che la presente pubblicazione possano rappresentare un valido e decisivo contributo.

 

 

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Giovedì, 20 Novembre 2014 00:00

BSC 74

I cappuccini nell'Umbria tra Sei e Settecento. A cura di Gabriele Ingegneri (Bibliotheca seraphico-capuccina, 74), Roma 2005, 301 p., ill. (€ 25,00) - ISBN 88-88001-30-1


BSC074Questo volume raccoglie gli atti del quinto Convegno di studi storici promossi dalla Provincia cappuccina dell'Umbria fin dal 1992 come approfondimento della propria plurisecolare storia. Non è propriamente segnalato che si tratta del quinto convegno, ma è l'ultimo contributo dopo gli studi fatti su significativi personaggi come Silvestro Pepi da Panicale (1992), Bernardino da Colpetrazzo e Raniero da Borgo San Sepolcro (1994), Girolamo Mautini da Narni (1997), attraversando così i vari secoli dalle origini al Seicento (2002). Il passaggio tra Sei e Settecento è studiato con diversi contributi di studiosi in questo volume che spazia nella spiritualità cappuccina e vita religiosa in Umbria (C. Cargnoni), accosta e sfoglia precisi documenti storici come il Campione di Provincia (E. Irace) o l'opera cartografica di Silvestro da Panicale (Cl. Cerreti), descrive la situazione insediativa dei cappuccini (Chr. Böhm) e la crisi a metà Seicento della Provincia (V. Criscuolo), entra a visitare gli archivi e le librerie conventuali (P. Monacchia) e a osservare la vita quotidiana nei conventi cappuccini (S. Gieben), allarga lo sguardo nell'apostolato missionario "ad gentes" tra il XVII e XVIII secolo (G. Pizzorusso), sfoglia una famosa e contrastata operetta spirituale, Il Paradiso Interiore, di Paolo Manassei da Terni (S. Stroppa), e rivisita la predicazione di P. Ambrogio d'Amelia come espressione dello stile cappuccino popolare (E. Lucci), per concludere con una riflessione sintetica, ricca di prospettive e di suggestive proposte (R. Rusconi).

 

 

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Sabato, 15 Novembre 2014 00:00

BAM 11

Il beato Onorato Koźmiński. Uomo di sapienza e santità. Atti del convegno, Lublino 23-24 ottobre 1998. A cura di Luciana Mirri (Bibliotheca Ascetico-Mystica, 11). Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 2003. 21 cm., 192 p. (€ 18,00) ISBN 88-8801-16-6

 

BAM11Il programma di vita del Beato Onorato Koźmiński è in queste sue poche parole: "Ogni giorno vengo da Cristo, vado a Cristo e ritorno a Cristo". Può riassumersi così la sapienza evangelica di un uomo che, da grande peccatore, l'amore per il Signore trasformò in santo. Dal carcere zari­sta al convento cappuccino, da questo agli onori degli al­tari, la sua fu vita di appassionato apostolato e di veemente penitenza. Dal confessionale fondò circa 27 Con­gregazioni re­ligiose nascoste nel mondo, fu fecondo scrittore e zelante predicatore. La sua spiritualità mariana raccolse l'eredità della Chiesa d'Oriente e d'Occidente e ri­vitalizzò il culto nazionale della Polonia alla Madre di Dio venerata a Jasna Góra. Cristo Risorto ha trionfato nella sua indòmita persona­lità come in Saulo sulla via di Damasco e, per la divina Mi­sericordia, vi ha impresso la luce di una "santità senza frontiere". Essa risplende della freschezza del Van­gelo, la cui sfida ancora esige testimoni capaci di lasciarsi scolpire da Dio nella mirabile sinfonia di volontà, umiltà e grazia.

 

 

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