BSC 55

Bartolomeo Barbieri da Castelvetro (1615-1697): Un cappuccino alla scuola di san Bonaventura nell'Emilia del '600, a cura di Andrea Maggioli e Pietro Maranesi (Bibliotheca seraphico-capuccina, 55). Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 1998. 24 cm., 644 pp. (€ 39,00)

 

BSC-55II terzo centenario delta morte di padre Bartolomeo Barbieri da Castelvetro ha rappresentato per i suoi confratelli cappuccini della Provincia religiosa di Parma l'occasione per riscoprire una figura ricca e poliedrica nel contesto del XVII secolo e mai del tutto dimenticata nella stona della teologia. Il convegno tenutosi a Vignola il 24-25 ottobre dello scorso anno, di cui qui si pubblicano gli Atti, ha voluto rivisitare e ripresentare questa figura "minore", tuttavia molto rappresentativa, della grande produzione filosofica e teologica della Chiesa del '600, impegnata nel riaffermare il proprio patrimonio di fede contro il protestantesimo e le nuove idee prodromi dell'epoca moderna. Pur senza grandi innovazioni di pensiero e collocandosi "fedelmente" all'interno del clima controriformista che caratterizzava la Chiesa del suo secolo, Bartolomeo ha tentato in qualche modo di distanziarsi d al tomismo imperante mediante la scelta di san Bonaventura quale chiave per una rilettura globale della filosofia e della teologia. I quattordici interventi che compongo il volume non solo hanno tentato di ricostruire il contesto storico con le vicende della vita del Cappuccino modenese, ma anche le vicende editoriali dei suoi volumi, oltre che naturalmente il dibattito filosofico e teologico da lui sviluppato nelle sue numerose opere. Per una visione d'insieme della ricchezza e dell'interesse del volume diamo i titoli degli interventi che hanno dato vita al convegno: Gabriele Ingegneri, I ducati emiliani e i cappuccini nel '600, p. 7-26; Andrea Maggioli, Elementi biografici e attività pastorale di p. Bartolomeo Barbieri da Casteluetro, 27-38; Giuseppe Trenti, P. Bartolomeo da Castelvetro e gli estensi: un cappuccino alla corte di Francesco II e di Rinaldo I, 39-61; Lidia Righi Guerzoni, II convento delle terziarie cappuccine di Spilamberto, 63-79; Costanzo Cargnoni, Cultura bonaventuriana nei Cappuccini i'500 e '600, 81-122; Serus Gieben, La "Tabula in opera omnia" s. Bonaventurae" di Bartolomeo da Castelvetro, 123-130; Giorgio Montecchi, Itinerari editoriali delle opere di padre Bartolomeo Barbieri, 131-162; Prospero Rivi - Sabrina Stroppa, La proposta mistica di Bartolomeo Barbieri: "Esercizio della presenta di Dio ", 163196; Fabio Gambetti, La filosofa di san Bonaventura riletta e riproposta dal Barbieri, 197-220; Aldo Bergamaschi, Istanzee pedagogiche nel pensiero del padre Bartolomeo Barbieri, 221-243; Frederic Raurell, La "Glossa" di Bartolomeo Barbieri al "Commentarius in Ecclesiasten" di san Bonaventura, 245-323; Pietro Maranesi, II "Cursus theologicus" di Bartolomeo Barbieri: tra fedeltà e infedeltà a san Bonaventura, 325-365; Bernardino de Armellada, Bartolomeo Barbieri davanti alla crisi della teologia del "soprannaturale', 367-389; Letterio Mauro, Attualità del pensiero bonaventuriano, 391-404; Appendice: Documenti inediti su Bartolomeo Barbieri da Casteluetro, 405-622. Uno squarcio sul Seicento teologico, questo potrebbe essere la sintesi di quanto emerge dalla lettura degli interventi del convegno: Bartolomeo riassume in sé diversi caratteri peculiari di quest'epoca, ancora per alcuni versi legata al medioevo e disperatamente chiusa all'irrompere delle nuove istanze culturali.

 

 

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