CF 80 (2010) 3-4

Articuli:

 

Gabriele Ingegneri, Gli Ottant'anni dell'Istituto Storico dei Cappuccini (1930-2010) 417-436

Sommario. – L'articolo ricorda la ricorrenza nel 2010 dell'80° anno di fondazione dell'Istituto Storico dei Cappuccini, nato ad Assisi nel 1930. Rimandando alla specifica pubblicazione uscita in occasione del 50° ad opera di Isidoro Agudo, si ripercorre la storia dei successivi i trent'anni, presentando l'attività dei soci e le realizzazioni scientifiche apparse nelle edizioni dello stesso Istituto. Un paragrafo è dedicato al Museo Francescano.

Parole chiave: Cappuccini – Istituto Storico dei Cappuccini – Edizioni Collegio San Lorenzo da Brindisi – Istituto Storico dei Cappuccini.

Summary. – The essay recalls the occurrence in 2010 of the 80th year of the foundation of the Capuchin Historical Institute, set up in Assisi in 1930. Referring to the apposite publication brought out by Isidoro Agudo on the occasion of the 50th anniversary, the history of the subsequent thirty years is surveyed, presenting the activities of the staff members and the scientific works appearing among the publications of the same Institute. A paragraph is dedicated to the Franciscan Museum.

Keywords: Capuchins – Capuchin Historical Institute – St Lawrence of Brindisi College Editions

 

Raffaele Ruffo, L'esperienza di lode in Francesco d'Assisi 437-503

Sommario. – Attraverso l'analisi degli scritti di lode di Francesco e delle primitive biografie francescane ci si rende conto di come l'esercizio della lode rivolta a Dio sia un elemento fondamentale del cammino spirituale del santo di Assisi. La lode è la forma privilegiata con cui Francesco esprime la sua profonda gratitudine e ammirazione di fronte all'esperienza della bontà divina. L'esercizio della lode a Dio ha un chiaro legame con la scelta di vivere sine proprio, in quanto l'esperienza della bontà divina spinge Francesco ad abbandonarsi nelle mani del Padre e ad abbracciare la scelta della povertà, ponendosi così in condizione di sperimentare la benevolente provvidenza divina e ad innescare il movimento di lode. Tale movimento porta il Santo assisiate ad uscire da se stesso nel coinvolgere altri soggetti, in primis i suoi confratelli, invitati ad andare per il mondo come araldi della lode. Infine, l'esercizio della lode a Dio ha il potere di trasformare l'intimo di Francesco, donandogli consolazione di fronte ai momenti di sofferenza e dolore, aiutandolo a superare in letizia anche il momento della morte, vissuto come una vera e propria esperienza di lode.

Parole Chiave: Francesco d'Assisi – Lode – Bontà – Liturgia – Creato.

Summary. – An analysis of the writings on divine praise by Francis and the early Franciscan biographies reveals that the practice of praising God is basic to the spiritual path of the Saint of Assisi. Praising is the privileged form through which Francis expresses his deep gratitude and admiration when face to face with divine goodness. Praising God is clearly linked with his choice to live without anything of his own (sine proprio) inasmuch as the experience of the divine goodness goaded him on to abandon himself into the Father's hands and to embrace poverty. He thus places himself in a condition to experience the benevolent divine providence, triggering a movement of praise in him. Such a movement makes him go out of his own self and be involved with other subjects, mainly his brothers, who are invited to go out into the world as heralds of praise. The exercise of praising God has also the power to transform his inner being. It gives him consolation when facing suffering and pain, helping him joyfully rise above the moment of death, which he lived through as an out-and-out experience of praise.

Keywords: Francis of Assisi – Praise – Goodness – Liturgy – Created.

 

Felice Accrocca, Raoul Manselli e la questione francescana 505-547

Sommario. – Negli ultimi dieci della propria esistenza, Raoul Manselli studiò a fondo i problemi connessi alla complessa questione francescana, concentrandosi - in particolar modo - su un gruppo di pericopi recanti la formula testimoniale "nos qui cum eo fuimus". Tale impegno ebbe il suo culmine nel 1980, anno nel quale videro la luce la biografia di Francesco e il volume sulla testimonianza dei compagni del Santo, e continuò a pieno ritmo negli anni seguenti fino alla morte (? 1984). L'autore, dopo aver preso in esame le posizioni di Manselli sulle fonti francescane, evidenziandone elementi di forza e di debolezza, analizza le reazioni della storiografia e propone un proprio bilancio di quel che resta tuttora valido della proposta dell'illustre storico napoletano, invitando gli studiosi a concentrarsi, per il futuro, su un duplice binario: proseguire nel faticoso e altamente meritorio lavoro di edizione e approfondire l'analisi delle forme letterarie delle singole fonti.

Parole Chiave: Raoul Manselli – Francesco d'Assisi – Questione francescana – Fonti francescane – Storia della Chiesa

Summary. – In the final decade of his existence, Raoul Manselli made an in-depth study of the problems connected with the complex "Franciscan question", concentrating particularly on a group of short passages (pericopes) with the witness formula "nos qui cum eo fuimus" (we who were with him). This undertaking climaxed in 1980, the year which saw the publication of the biography of Francis and the volume on the testimony of the Saint's companions; the work continued at full steam right up to his death (1984). The author, after examining the positions of Manselli on the Franciscan sources and highlighting the elements of strength and weakness in them, analyses the historiographic reactions and draws up a balance sheet of that which still remains valid of the proposal of the illustrious Neapolitan historian, inviting the researchers to focus in future on a double track: continue the laborious and highly meritorious work of editing and deepen the analysis of the literary forms of the single sources.

Keywords: Francis of Assisi – Raoul Manselli – "Franciscan question" – Franciscan sources – Church History – XIII Century

 

Marco Bartoli, Raoul Manselli e la storia dei vinti. A proposito del saggio Spirituali e beghini in Provenza 549-562

Sommario. - Il libro di R. Manselli, Spirituali e Beghini in Provenza, del 1959 è un testo innovativo sotto molti aspetti: 1. riguardo ai contenuti, dato che non è uno studio di storia politica o di storia delle idee, ma un'analisi delle vicende che hanno coinvolto uomini e donne semplici; 2. riguardo alle fonti utilizzate, che sono fonti inquisitoriali e quindi sospette per quel che riguarda l'attendibilità, ma che Manselli dimostra esser pienamente utilizzabili sul piano storico; 3. riguardo al metodo di indagine che, restando rigorosamente storico, non disdegna le suggestioni provenienti da altre discipline come l'etnologia, l'antropologia e la storia delle religioni. Ne emerge un vero "classico" della storiografia italiana su uno degli episodi piú inquietanti della storia del cristianesimo nedievale.

Parole chiave: Eresie nel Medioevo - Inquisizione - Francescanesimo - Spirituali - Secolo XIV - Midi della Francia

Summary. – R. Manselli's book Spirituali e Beghini in Provenza (1959) is innovative under several aspects: 1. as far as the contents are concerned, since it is not a study of political history or a history of ideas but an analysis of the stories involving simple men and women; 2. regarding the sources employed, that are inquisitorial sources and therefore dubious concerning their reliability, but which Manselli shows to be wholly usable on the historical level; 3. with regard to the method of the investigation which, remaining strictly historical, does not scorn the suggestions coming from other disciplines like ethnology, anthropology and history of religions. Thus there emerges a "classic" in Italian historiography on one of the most uncanny episodes in the history of medieval Christianity.

Keywords: Heresies in the Middle Ages – Inquisition – Franciscanism – Spirituals – XIV Century – Midi of France

 

Aleksander Horowski, «Illa que sursum est Ierusalem». Un sermone sull'eccellenza dell'Ordine Minoritico del ms. Aldini 47 563-580

Sommario. – Il ms. 47 della Bibl. Univ. Aldini di Pavia contiene 298 sermoni, per lo piú di tema francescano e anonimi. La paternità di san Bonaventura per alcuni di essi ipotizza, in base a somiglianze dottrinali e terminologiche, la stessa attribuzione per il sermone 226 "Illa quae sursum est Ierusalem" (Gal 4, 26) sull'eccellenza dell'Ordine Minoritico e la datazione agli anni 1260-1262.

Parole chiave: Bonaventura da Bagnoregio – Omiletica – Ordine Francescano

Summary. – The MS 47 of the Bibl. Univ. Aldini in Pavia contains 298 sermons, mainly on Franciscan themes and are anonymous. The paternity of St Bonaventure for some of them hypothesises, on the basis of doctrinal and terminological similarities, the same attribution for the sermon 226 "Illa quae east sursum Ierusalem" (Gal 4, 26) on the excellence of the Minorite Order. It has its origin in 1260-1262.

Keywords: Bonaventure of Bagnoregio – Homiletics – Franciscan Order

 

Vernon Wagner, The Providence of God according to St Lawrence of Brindisi 581-590

Sommario. – La cura della Provvidenza divina per tutte le cose create è un tema ricorrente in tutta la rivelazione. L'attenzione speciale di Dio, tuttavia, appare nella cura particolare nei confronti dell'uomo, fatto a immagine e somiglianza di Dio stesso e creato per governare su tutte le cose scaturite dalla sua mano benigna. Lorenzo considera tutta la storia della salvezza come dispiegarsi della Provvidenza divina spesso imperscrutabile alla nostra limitata visione di uomini. Solo alla manifestazione finale di tutta la creazione noi scopriremo che la giustizia divina non lascia senza ricompensa alcun bene e senza punizione alcun male e che il genio di Dio ha tessuto tutte le cose e gli eventi del tempo come un meraviglioso ricamo che rivela la sua infinita potenza, sapeinza e amore.

Parole Chiave. – Lorenzo daBrindisi – Divina Provvidenza – Creazione

Summary. – God's providential concern for all the things of creation is a constant theme that runs through all of revelation. His special providence, however, is his watchful care which extends to man, made in God's own image and likeness, and created to rule over all the other things which flowed from God's bountiful hand. Lawrence views all of salvation history as the unfolding of God's providence which is often inscrutable to our limited human vision. Only at the final culmination of all creation will we discover that God's justice leaves no good unrewarded and no evil unpunished, and that God's artistic genius has woven all the things and events of time into a marvelous tapestry that reveals his infinite power and wisdom and love.

Keywords: Lawrence of Brindis – Divine Providence – Creation

 

Juan Fernando Sellés, El intelecto agente según Ioanne Merinero Matritensis (1600-1663) 591-604

Resumen. - En este articulo se estudia la doctrina sobre el intelecto agente según Juan Merinero. Afirma que es propio del hombre, no una 'sustancia separada´. Lo caracteriza como 'potencia´, no como una acto; una potencia que es distinta del posible. Con todo, como afirma que las potencias inmateriales no son realmente distintas del alma, serán distintas sólo 'formalmente´(influjo de Escoto). Le asigna el papel de abstraer, producir las especies inteligibles, y defiende que su operatividad no es cognoscitiva. En suma, su tesis parece ser una síntesis o puente entre tomismo y escotismo.

Palabras clave. - Ioanne Merinero - entendimiento agente, - potencia - distinción formal - síntesis entre tomismo y escotismo.

Summary. - In this article we estudy the doctrine of the agent intellect according to Ioanne Merinero. He affirms that it belongs to the man, that it is not a 'separated sustance'. He characterizes it like 'potency', not as act; a potency that is different from the possible intellect. Nevertheless, as he affirms that the immaterial faculties are not really different from the soul, they will be different only 'formally ' (influence of Scotus). He assigns to him the job of abstraction, producing the intelligible species, and defends also that its operability is not cognitive. In sum, his thesis seems to be a synthesis or bridge between the tomism
and the scotism.

Key words. - Ioanne Merinero - agent intellect - potency - formal distinction - synthesis between tomism and scotism.

 

Éric Roulet, Pacifique de Provins Cap et Raymond Breton OP. Deux approches de l'évangélisation des Indiens des Petites Antilles au XVI-XVIIe siècle 605-622

Résumé. - De nombreux ordres religieux s'implantent dans les îles des Antilles occupées par les Français dans la première moitié du XVIIe siècle. Ils n'envisagent pas toujours la mission de la même façon. Le conflit qui oppose en 1646 le capucin Pacifique de Provins et le dominicain Raymond Breton est à ce titre exemplaire. Il montre qu'il existe bien deux approches différentes de l'évangélisation des Indiens.

Mots-clé : Pacifique de Provins - Raymond Breton - Amérique - Capucins - Dominicains - Evangélisation - Indiens - XVIIe siècle

Summary. - Various religious orders become established in the Lesser Antilles in the XVIIth century. They do not always envisage in the same way the mission. The conflict between the Capuchin Pacifique de Provins to the Dominican Raymond Breton in 1646 is exemplary for this reason. It shows that there are two well approaches of the evangelization of the Indians.

Keywords: Pacific of Provins - Raymond Breton - America - Capuchins - Dominicans - Evangelisation - American Indians - XVIIth century

 

Servus Gieben, "Aurora di Libertà". Il sigillo di una Loggia cappuccina 623-631

Sommario. – Nell'articolo viene descritto un sigillo massonico datato 1872. Esso fu confiscato dal vescovo brasiliano mons. Vitale Gonçalves de Oliveira (1844-1878) nella sua lotta contro la massoneria del Grande Oriente do Brazil. Il sigillo apparteneva a una loggia che si gloriava del nome Augusta e Respettable Loja Capuchinha Aurora da Liberdade. Dopo un'esatta descrizione fisica del sigillo, si illustrano i simboli massonici che presenta e il loro significato specifico.

Parole chiave: Vitale Gonçalves de Oliveira – Massoneria – Cappuccini – Brasile – Sigilli

Summary. – The article gives a description of a Masonic seal dated 1872. It was confiscated by the Brazilian bishop Mgr Vital Gonçalves de Oliveira (1844-1878) during his struggle against the Freemasonry of the Great Orient of Brazil. The seal belonged to a lodge that took pride in the name Augusta e Respettable Loja Capuchinha Aurora da Liberdade. After an exact physical description of the seal, the Masonic symbols on them and their specific meaning are illustrated.

Keywords: Vital Gonçalves de Oliveira – Freemasonry – Capuchins – Brazil – Seals

 

Donatella Lisciotto, Il Monastero di Montevergine di Messina dallo splendore alla distruzione (secc. XVI-XIX) 633-647

Sommario - Nei secoli XVI e XIX il Monastero di Montevergine di Messina conobbe il periodo di massimo splendore grazie alle donazioni dei benefattori ed alle cospicue doti, portate dalle abbadesse, che appartenevano a nobili famiglie siciliane. Il Monastero, pertanto, si dotò di locali piú adeguati, si ingrandí, la chiesa fu abbellita con marmi e quadri di grande valore artistico ed il tenore di vita delle clarisse migliorò. I terremoti del 1700 e le guerre del 1800, che interessarono Messina, ebbero ripercussioni negative anche sul Monastero che, fu sempre piú impegnato in interventi di restauro. Quando la vita, all'interno delle mura claustrali, sembrava ritornata alla normalità, il devastante terremoto del 1908 portò morte e distruzione nella città dello stretto. Le clarisse di Montevergine ne uscirono indenni, ma, la loro casa e la chiesa del Monastero furono quasi completamente distrutte.

Parole chiave: Clarisse – Messina, Monastero di Montevergine

Summary. - In the 16th and 19th centuries the Monastery of Montevergine in Messina had the period of its greatest splendour, thanks to the donations of its benefactors and the large inheritance of the abbesses hailing from the noble Sicilian families. The monastery was, therefore, enlarged, the rooms better furnished, the church embellished with marble and pictures of great artistic value, and the way of life of the Poor Clares improved. The earthquakes of 1700 and the wars of 1800 that affected Messina had also negative repercussions on the Monastery which was more and more involved in the works of restoration. When the life within the confines of the cloister appeared to have returned to normalcy, the devastating earthquake of 1908 brought death and destruction into the city at the Strait. The nuns of the Monastery of Montevergine were uninjured, but their house and the church of the Monastery were almost entirely destroyed.

Keywords: Messina – Poor Clares – Messina, Monastery of Montevergine

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Recensiones 649-758

Benedict Vadakkekara, Chronicle of 2009 759-787

 

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