I Cappuccini e la Congregazione romana dei Vescovi e Regolari, vol. IX: 1630-1640. A cura di Vincenzo Criscuolo (Monumenta Historica Ordinis Minorum Capuccinorum, 28). Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 2004. 24 cm., 621 p. (€ 40) ISBN 88-88001-18-2
Prosegue con questo volume, nono della serie e ventottesimo della collana, la pubblicazione del materiale documentario ancora inedito riguardante l'Ordine cappuccino e attualmente conservato nel fondo vaticano della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari. L'ambito cronologico è racchiuso nel decennio 1630-1640 mentre l'interesse documentario, in seguito alle ampie competenze affidate al Dicastero romano, abbraccia tutti gli aspetti della vita religiosa, vissuta all'interno delle mura conventuali o espressa nella variegata e multiforme attività esterna, tenendo come punto fisso di riferimento la vita reale e il vissuto quotidiano dei frati. In questa ottica si situano i rapporti ufficiali con la gerarchia ecclesiastica centrale e diocesana, le relazioni con le altre compagini religiose maschili e femminili, la corrispondenza con le autorità civili e le varie amministrazioni comunali, i complessi rapporti e le relazioni interpersonali attinenti alla organizzazione e conduzione della vita fraterna e agli impegni apostolici e missionari nella chiesa locale. Il contenuto della presente documentazione, anch'essa variegata nelle sue espressioni e nei suoi generi letterari, riguarda le fondazioni di nuovi insediamenti o la traslazione di conventi in zone piú appropriate con tutti i problemi relativi alla costruzione delle case e alla recinzione della clausura, varie questioni istituzionali riferibili alla celebrazione dei capitoli provinciali e generali e alla riforma delle costituzioni, l'esercizio del ministero della predicazione e del sacramento della penitenza, l'assistenza e la cura spirituale delle claustrali, oltre a numerose questioni relative all'abito religioso, alla pratica della questua, alla richiesta di architetti cappuccini, alla loro attività come esorcisti o diplomatici, alla comminazione di interdetti a chiese cappuccine, alla modifica di disposizioni testamentarie e ad alcune controversie in vari ambiti. Un rilievo particolare rivestono le conseguenze dell'epidemia di peste bubbonica di manzoniana memoria, scoppiata nel 1630: essa determinò da un lato il rinvio di due anni del capitolo generale e di vari capitoli provinciali e la proibizione di ricevere novizi nelle province colpite dal contagio, dall'altro però mise in evidenza l'eroismo apostolico dei cappuccini, molti dei quali sacrificarono la loro vita nell'assistenza agli appestati.