Varia 30

Franciscus Rubeus de Apponiano, Quaestiones praeambulae et Liber primus Sententiarum ex codice Chig. B.VII.113 Bibliothecae Apostolicae Vaticanae, critice edita a Nazareno Mariani OFM (Varia, 30), Roma 2019. 24 cm, 1000 p. (€ 95,00) ISBN 978-88-99702-11-3

 

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Francesco Rossi nacque in Appignano (Ascoli Piceno) verso il 1290, fu attivo fino alla metà del Trecento ed è noto anche con il nome di Francesco della Marca. Appartenne all’Ordine dei Frati Minori ed ebbe come maestro il beato Giovanni Duns Scoto. Insegnò come magister all’Università di Parigi e lasciò alcuni scritti di filosofia (Quaestiones super Metaphysicam; Sententia et compilatio super libros Physicorum Aristotelis) e di teologia. Nonostante egli avesse appoggiato il ministro generale Michele da Cesena, scrivendo contro il papa Giovanni XXII la Improbatio contra libellum domini Iohannis (Grotafferrata 1993), e avesse dovuto subire il processo e ritrattare alcune posizioni, fu riabilitato nell’insegnamento. La tradizione scolastica gli attribuì il titolo onorifico di Dottore Succinto.
Francesco da Appignano più di una volta commentò i libri delle Sentenze di Pietro Lombardo: la presente edizione critica ne propone il testo redatto prima del 1328 e trasmesso da uno dei suoi discepoli, frate Guglielmo da Rubiò, prendendo come base il manoscritto B.VII.113 del fondo Chigiano della Biblioteca Apostolica Vaticana. Si tratta quindi di una versione diversa da quella che lo stesso curatore aveva pubblicato nei volumi XXXI-XXXIV della collana “Spicilegium bonaventurianum” (Grottaferrata 2003-2009). Nelle Quaestiones praeambulae, l’autore riflette sullo statuto scientifico della teologia e della metafisica, mentre nel Commento egli affronta i principali temi della dottrina cristiana su Dio: le relazioni delle persone divine all’interno della Trinità e il rapporto tra il Creatore e il mondo (la libertà di Dio nel creare, la prescienza divina e la predestinazione alla salvezza). Tra gli autori, con i quali dialoga il teologo delle Marche, spiccano soprattutto: Aristotele, Avicenna, Averroè, Agostino d’Ippona, Anselmo d’Aosta e Boezio Severino; mentre nella discussione con i suoi contemporanei egli si confronta principalmente con: Giovanni Duns Scoto, Tommaso d’Aquino e Guglielmo d’Ockham.

Padre NAZARENO MARIANI − (nato nel 1928 ad Ascoli Piceno) − appartiene alla Provincia Picena dell’Ordine dei Frati Minori. Laureato in Filosofia e Lettere all’Università Cattolica di Milano, ha insegnato queste materie come ordinario in diverse scuole italiane. È tra i principali conoscitori del pensiero di Francesco da Appignano. Ha curato l’edizione critica di varie opere del Doctor Succintus.

ENGLISH: Francesco Rossi was born in Appignano (Ascoli Piceno) around 1290, was active until the mid-fourteenth century and is also known by the name Francis of Marchia. He belonged to the Order of Friars Minor and was taught by Blessed John Duns Scotus. He taught at the University of Paris and left some writings on philosophy and theology (Quaestiones super Metaphysicam; Sententia et compilatio super libros Physicorum Aristotelis). He had supported the General Minister Michele da Cesena, by writing against Pope John XXII the Improbatio contra libellum domini Iohannis (Grotafferrata 1993), upon which he was forced to stand trial and retract his position. He subsequently re-established himself through teaching. In academic circles he was given the honorary title of Doctor Succinto.

Francis of Marchia more than once commented on the Four Books of Sentences by Peter Lombard: the present critical edition offers a text written prior to 1328 as imparted by one of his disciples, Br. Guglielmo da Rubiò; it takes as its basis the manuscript B.VII. 113 from the Chigiano fonds of the Vatican Apostolic Library.

 

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