Federica Dallasta – Benedetta D'Arezzo, La Biblioteca A. Turchi dei Cappuccini di Parma. Vicende storiche Incunaboli e Cinquecentine (Subsidia scientifica franciscalia, 11), Parma – Roma 2005, 671 p., ill. (€ 40,00) – ISBN 88-88001-28-X
Il convento dei cappuccini di Parma ha sempre rivestito un importante ruolo culturale nella provincia cappuccina di Bologna e poi di Parma (dalla divisione del 1679 alla riunificazione nel 2005), ospitando corsi di studio filosofico e teologico e religiosi, soprattutto predicatori, impegnati nell'apostolato e nello studio. Specchio di questa realtà è la ricca biblioteca costituita all'apertura del convento alla metà del sec. XVI e presentata nel volume. La parte più consistente di esso offre i cataloghi degli incunaboli (14) e delle cinquecentine (694), e va ad aggiungersi al catalogo per le biblioteche cappuccine di Reggio Emilia, Trento, Torino, Messina, Firenze, Livorno e Toscana. La descrizione dei volumi è accompagnata dall'indice cronologico e da quelli degli stampatori, dei luoghi di edizione, degli autori secondari, dei possessori e dei luoghi di provenienza. Interessi culturali dei frati e rapporti con il mondo circostante si possono così rincorrere e rintracciare, anche se con l'avvertenza che molti di questi volumi sono frutto di recuperi post soppressioni. Non meno importante risulta la prima parte del volume nella quale si presenta la storia della biblioteca. Un'accurata ricerca sulle fonti archivistiche permette di ricostruire le vicende edilizie, i rapporti con le autorità del ducato di Parma, la funzione di sussidio per l'attività dei frati, l'apporto di figure particolari tra le quali il vescovo cappuccino Adeodato Turchi, al quale è intitolata, le fasi di crisi al momento delle soppressioni, napoleonica e sabauda e le riprese fino a quella della metà del secolo scorso ad opera di padre Osvaldo Pancrazio Ferretti, al quale risale anche l'iniziativa dell'edizione. Più unica che rara può considerarsi la pubblicazione di ben cinque tra cataloghi e inventari, oltre a quelli degli incunaboli e delle cinquecentine. Si tratta del catalogo di fine Cinquecento per la congregazione dell'indice, dell'inventario redatto in occasione della soppressione napoleonica, accompagnato da una lista di libri scelti e di due altri cataloghi del 1868, ancora per una soppressione, e del 1919. Alla serie di osservazioni che si possono fare ad una semplice lettura, se ne aggiungono altre sulla presenza di libri proibiti, sulla conservazione dei libri indemaniati nella Biblioteca Palatina di Parma, tutte frutto di puntuali verifiche.