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Carla Benocci – Aleksander Horowski, Preludio del paradiso. Giardini, orti e vigne dei benedettini e dei francescani in area romana dalle radici medioevali all’età moderna, con una meditazione di Norberto Villa (Bibliotheca seraphico-capuccina, 115), Roma 2025, 24 cm, XVI+880 p. ill. (€ 85,00) ISBN 978-88-99702-34-2

 

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Il viridario di San Lorenzo fuori le mura, visto tramite la doppia arcata e reso con maestria da Christoffer Wilhelm Eckersberg (riprodotto in copertina), allude all’idea di questo volume: studiare e presentare gli spazi verdi secondo la prospettiva dei benedettini e dei francescani. La prima parte del libro esamina quindi Le origini di una visione spirituale e di una legislazione che stanno alla base della prassi relativa all’orticoltura di questi due grandi ordini religiosi, sorti nell’età medievale. Nel I capitolo Norberto Villa medita sul ruolo dell’hortus nella Regola di san Benedetto. Aleksander Horowski (cap. II) analizza le normative sui giardini e sulle piante, vigenti tra i Frati Minori, con l’attenzione rivolta anche alle Costituzioni dei Conventuali e a quelle degli Osservanti e verificandone l’applicazione nei primitivi luoghi francescani (la Porziuncola, La Verna), in alcuni esempi delle regioni centrali della Penisola e nell’oltralpe. Il giardino non è solo luogo di meditazione sulla bellezza divina e della preghiera solitaria (come nella selva prediletta), ma anche della coltivazione di ortaggi e di erbe medicinali che gli speziali destinavano alla cura dei confratelli e dei poveri. Carla Benocci studia invece a fondo quattro luoghi. Nella seconda parte, dedicata ai benedettini, esamina gli spazi verdi di San Paolo fuori le mura (cap. III) e dell’abbazia di Farfa in Sabina, una vera “città dei monaci” che gestisce ampi possedimenti terrieri (cap. IV). La terza parte offre infine la visione approfondita dei giardini dei Frati Minori Conventuali presso i SS. XII Apostoli (cap. V) e dei chiostri e delle vigne degli Osservanti di S. Maria in Aracoeli, distrutti per erigere l’Altare della Patria (cap. VI). Il volume pubblica la trascrizione di numerosi documenti d’archivio ed è corredato da un ampio apparato illustrativo. Non mancano storie affascinanti come quella sull’origine del Roseto presso la Porziuncola e della Rosa Canina Assisiensis, priva di spine.

Carla Benocci, laureata con Giulio Carlo Argan e specializzata in Storia dell’Arte Medievale e Moderna, ha conseguito diversi diplomi post lauream nei settori storico-artistico, archivistico, di restauro, didattica e gestione dei beni culturali. Ha svolto per molti decenni un’attività di studio, valorizzazione e gestione delle ville storiche nella Sovrintendenza Capitolina, istituendo tra l’altro il Museo della Villa Doria Pamphilj a Roma. Già membro per diversi anni del Comitato Scientifico della Reggia di Caserta, è membro del Comitato Scientifico del Museo di Santa Fiora, dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, del Centro Studi Cultura e Immagine di Roma, del Gruppo dei Romanisti, del Consiglio Scientifico di Italia Nostra, dell’Icomos. Partecipa a mostre e convegni internazionali e ha pubblicato 290 studi, di cui 63 volumi, di storia dell’arte, storia dell’architettura, storia dell’urbanistica, storia dei giardini, in particolare sulle ville storiche, come Villa Ludovisi, Villa Doria Pamphilj, Villa Celimontana, Villa Sciarra, Villa Aldobrandini, sulle ville senesi e sui giardini degli Ordini religiosi; insegna storia dei giardini presso Quasar Institute for Advanced Design, è vicepresidente dell’Associazione Internazionale Storia della Città.
Aleksander Horowski, nato nel 1972 a Poznań (Polonia), dopo gli studi svolti a Cracovia, ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Dal 2004 fa parte dell’Istituto Storico dei Cappuccini (Roma), del quale è stato presidente per un sessennio. Dal 2013 dirige la rivista scientifica Collectanea Franciscana. Ha insegnato nel Seminario Maggiore dei Cappuccini a Cracovia e nella Pontificia Università Antonianum a Roma. Fa parte del Consiglio Direttivo della Società internazionale di studi Francescani (Assisi). Ha curato l’edizione di 7 miscellanee di studi e atti dei convegni; è autore di 6 monografie e 129 saggi e articoli, pubblicati su miscellanee e riviste scientifiche. Si occupa di storia della teologia e della predicazione medievale, dell’agiografia francescana, dell’iconografia cristiana e della storia d’arte.
Dom Norberto Villa, originario di Lesmo, si è laureato in Economia e Commercio nel 1971 all’Università Bocconi di Milano con pieni voti. Dopo aver lavorato a Chiasso e in Eritrea in campo finanziario e commerciale, è entrato in monastero nel 1976, conseguendo a Roma nel 1986 il dottorato in Teologia morale. Nel monastero di Praglia si è dedicato all’insegnamento della Teologia e al coordinamento del centro convegni; divenuto priore e poi nel 2007 abate del monastero di Praglia fino al 2018, è abate emerito dello stesso monastero e priore di San Giorgio Maggiore a Venezia. 

 

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